Italia: artefacto explosivo contra el Tribunal de Pisa

Pisa, 21 febrero 2023.

Una carta bomba llena de pólvora negra + bombona gas + botella incendiaria con temporizador.

El Estado, también el democrático, es el mayor peligro para la vida y la libertad de todo el viviente. Permite fructificar al capitalismo garantizando la estabilidad que requiere a través del sistema punitivo y represivo. Todo y todos deben someterse a sus reglas para la defensa de la patronal. Reglas que sirven para mantener la sociedad pacificada. La posibilidad de entrar en conflicto con este sistema de opresión y explotación es contenida mediante la prevención, vigilando e insertando en un sistema de reinserción social asfixiante a quien no cumpla, y mediante los tribunales cuando el pensamiento se vuelve acción, bien sea el rechazo al trabajo, el ilegalismo o la acción directa y la subversión. Siempre ha habido individuos que eligen estar fuera de la paz social, por lo que el sistema penal es de gran importancia para el mantenimiento del Estado.

Todos los tribunales condenan diariamente a cientos de explotados. A golpe de sentencia se sepulta a hombres y mujeres en las cárceles, mutilando su relaciones de amistad y amor. A golpe de explosivos serán golpeadas las estructuras y mutiladas las personas del poder.

Por cada muerto en el mar, en la cárcel, en el trabajo, en los CPR [antiguos CIE] no una sino 100 bombas al dominio.
Vuestras cámaras , vuestros guardias peinando la ciudad, nunca serán suficientes para impedir que la acción entre en vuestros palacios.

La noche del 21 de febrero hemos colocado un artefacto explosivo en la puerta de servicio del Tribunal de Pisa. No sabemos si ha producido la deflagración, pero queremos subrayar que esta acción asume una importancia no desdeñable: hemos demostrado que es posible acercarse a los palacios de poder y golpear.

A la antiterrorista: sabemos que estáis preparando una infinidad de detenciones por todos estos meses de movilización. Malditos parásitos, sabed que los golpes de los orpimidos pronto alcanzarán vuestra manos.

La decisiones tomadas por Roberto Sparagna, por la ex ministra de justicia Marta Cartabia, por el Tribunal de Vigilancia de Roma, hasta las tomadas por el actual ministro de justicia Nordio, tendrán una importancia histórica para la cualidad de la violencia revolucionaria.

Pero no nos precipitaremos, sino mas bien cautos y lúcidos afinando nuestras técnicas para golpear cada vez con más fuerza al poder. Esta no es una amenaza sino una promesa que nos hemos hecho ante todo a nosotros mismos.

Nosotros, Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio [Grupo de Solidaridad Revolucionaria – Entregas a domicilio], reiteramos que la FAI no es una vanguardia. No hay ni dirigentes ni estructuras. Somos explotados entre los explotados con la única diferencia que, además de la huelga, hemos elegido la acción directa. No somos fanáticos de la violencia, pero esta se vuelve cada vez más necesaria para detener las manos devastadoras del poder, porque amamos la vida y la libertad. Podéis sepultar compañeros en prisión, podéis manipular nuestras ideas en vuestro asquerosos periódicos, pero estas seguirán siendo orgullosas e inconfundibles. Lo demuestra la solidaridad internacional de los 20 años llevada a cabo por todos los grupos adherentes al proyecto FAI en el mundo.

A Alfredo Cospito: nos ha conmovido tu tenacidad, tu fuerza y el amor por la libertad que has demostrado en todos estos años.

SOLIDARIDAD CON TODOS LOS PRISIONEROS REVOLUCIONARIOS DEL MUNDO

APOYO A LAS LUCHAS SOCIALES CON LA LUCHA REVOLUCIONARIA

Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio
FAI/FRI

Adjuntamos el documento del nacimiento de la FAI para reiterar la importancia del proyecto  [notadelucharcontrael41bis: de momento en italiano]

IL PATTO DI MUTUO APPOGGIO
Per superare i limiti delle singole progettualità e per sperimentate le reali potenzialità dell’organizzazione informale, nel nostro caso quella di una federazione di gruppi d’azione o singoli individui, abbiamo dato vita alla Federazione Anarchica informale. Convinti che solo un’organizzazione priva di centro decisionale, caotica e nello stesso tempo orizzontale dove nessun gruppo o capetto imponga la propria autorevolezza possa soddisfare la nostra necessità di libertà qui e ora. Miriamo a uno strumento organizzativo che rispecchi in sé la visione della società anarchica per cui lottiamo. Strumento organizzativo quindi non il ricalcare le orme di un partito armato di vecchia memoria, non un’organizzazione finalizzata alla ricerca di adepti: uno strumento, l’organizzazione informale, da utilizzare per testarne l’efficacia, l’effettiva capacità di accrescere qualità e continuità dell’agire rivoluzionario, strumento organizzativo altrimenti inutile e destinato ad autodissolversi. Conciliare organizzazione e dibattito teorico/pratico con l’anonimato di gruppi/singoli è possibile mediante un dialogo diffuso attraverso le azioni: che oltre ad apportare il loro specifico discorso distruttivo veicolano anche altri messaggi (attraverso modalità e mezzi utilizzati, obiettivo comunicazione) indipendentemente dai danni materiali. Tutto ciò nella consapevolezza che non sarà certo una minoranza, per quanto bene armata, a fare la rivoluzione, ma decisi a non posticipare la nostra insurrezione in attesa che tutti siano pronti: convinti, oggi come sempre, che il più semplice fatto diretto contro le istituzioni, comunichi meglio che non migliaia di parole.

FEDERAZIONE perché ne amiamo il senso di ramificazione diffusa e orizzontale: federazione di gruppi o singoli, donne e uomini, liberi ed uguali accomunati dalle pratiche di attacco al dominio, consci del valore del mutuo appoggio e della solidarietà rivoluzionaria come strumenti di liberazione. Intendiamo la federazione come rapporti stabili nel tempo, ma allo stesso tempo fluidi, in continua evoluzione grazie all’apporto di idee e pratiche dei nuovi gruppi o individui che decideranno di farne parte. Pensiamo ad un’organizzazione non democratica: senza assemblee plenarie, rappresentanti, delegati o comitati, priva di tutti quegli organi che favoriscono la nascita di leader, l’emergere di figure carismatiche o l’imposizione di specialisti della parola. La comunicazione si baserà sul dibattito orizzontale e anonimo, prodotto dalla pratica stessa (rivendicazione delle azioni) e dalla diffusione di teorie tramite gli strumenti informativi del movimento, in sintesi nell’eliminazione dell’assemblea sostituita dal dibattito orizzontale-anonimo tra gruppi/singoli comunicanti attraverso la pratica stessa. La federazione è la nostra forza, la forza di gruppi/singoli che si sostengono nell’azione, attraverso un patto di mutuo appoggio ben definito.
ANARCHICA perché vogliamo la distruzione dello stato e del capitale per vivere in un mondo in cui “domini” la libertà e l’autogestione, dove sia possibile ogni tipo di sperimentazione sociale che non comporti lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura. Radicalmente avversi a qualunque cancro marxista, sirena incantatrice che incita alla liberazione degli oppressi ma in realtà macchina incantatrice che schiaccia la possibilità di una società liberata per sostituire un dominio ad un altro.
INFORMALE non avendo nessun tipo di concezione avanguardista e non sentendoci neppure parte di un’illuminata minoranza agente, ma volendo semplicemente vivere ora e subito il nostro anarchismo, abbiamo ritenuto l’organizzazione informale, quindi l’informalità, l’unico strumento organizzativo che ci potesse garantire da meccanismi autoritari e burocratizzanti salvaguardando la nostra indipendenza come gruppi/singoli e garantendoci un certo margine di resistenza e continuità nei confronti del potere. La Federazione Anarchica Informale pur mettendo in pratica la lotta armata rifiuta la concezione che si basa su monolitiche organizzazioni, strutturate in maniera “classica”: basi, regolari-irregolari, clandestinità, colonne, quadro dirigenti, enormi necessità di denaro. Strutture a nostro parere facilmente intaccabili dal potere: è sufficiente il classico infiltrato o delatore per far cadere come un castello di carte l’intera organizzazione o gran parte di questa. Diversamente in un’organizzazione informale costituita da 1000 singoli o gruppi che non si conoscono fra loro (piuttosto, si riconoscono attraverso le azioni compiute e il patto di mutuo appoggio che li lega) malaugurati casi di infiltrazione o delazione rimangono circoscritti al singolo gruppo, senza espandersi. Inoltre chi fa parte della Federazione Anarchica Informale ne è militante a tutti gli effetti solo nel momento specifico dell’azione e della sua preparazione, non investe l’intera vita e progettualità dei compagni, ciò permette di mettere definitivamente in soffitta ogni specialismo lottarmatista. Una volta radicati il potere troverà enormi difficoltà a distruggerci.
Il patto di mutuo appoggio è il motore della Federazione Anarchica Informale e si incentra su 3 punti chiave che diventano vincolanti qualora venga condivisa l’impostazione rivoluzionaria anarchica sopracitata, quindi, quando singoli/gruppi scelgono di divenire parte della Federazione Anarchica Informale:
SOLIDARIETÀ RIVOLUZIONARIA. Ogni gruppo d’azione della Federazione Anarchica Informale si impegna a dare la propria solidarietà rivoluzionaria ad eventuali compagni arrestati o latitanti. La solidarietà si concretizzerà soprattutto attraverso l’azione armata, attacco a strutture e uomini responsabili della detenzione del compagno. Non sussiste l’eventualità di mancata solidarietà perché verrebbero meno i principi su cui il vivere e il sentire anarchico si basa. Per appoggio nella repressione non si intende ovviamente quello di carattere di assistenza tecnico/legale: la società borghese offre sufficienti avvocati, assistenti sociali o preti, perché i rivoluzionari possano occuparsi di altro.
CAMPAGNE RIVOLUZIONARIE. Ogni gruppo o singolo una volta iniziata una campagna di lotta attraverso azione e conseguente comunicato verrà seguito dagli altri gruppi/singoli della Federazione Anarchica Informale secondo i propri tempi e modalità. Ogni singolo/gruppo può lanciare una campagna di lotta su obiettivi particolari semplicemente “promuovendo” il progetto attraverso una o più azioni accompagnate dalla firma del singolo gruppo d’azione a cui si aggiunge il richiamo alla federazione nella sigla. Se una campagna non viene condivisa, se ritenuto necessario, la critica si concretizzerà attraverso le azioni/comunicati che contribuiranno a correggerne il tiro o a metterla in discussione.
COMUNICAZIONE TRA GRUPPI/SINGOLI. I gruppi d’azione della Federazione Anarchica Informale non sono tenuti a conoscersi tra di loro, non sussiste la necessità ove altrimenti si rischierebbe di offrire il fianco alla repressione, a leaderismi dei singoli ed alla burocratizzazione. La comunicazione tra gruppi/singoli avviene essenzialmente attraverso le azioni stesse e attraverso i canali informativi di movimento senza la necessit di conoscenza reciproca.

[Traducido de: https://t.me/no41bis]